Sempre più le aziende che decidono di intraprendere un percorso di automazione scelgono soluzioni integrate, piuttosto che robot stand alone. Da un lato vi è l’ovvio vantaggio di potersi avvalere di un unico fornitore per tutto ciò che concerne l’applicazione da automatizzare, dall’altro quello di poter disporre di una cella i cui elementi sono stati precedentemente testati per un uso integrato e conforme. La sfida che attende quindi i costruttori di macchine è quella di abbinare i giusti elementi per realizzare soluzioni efficienti, stabili, capaci di garantire performance elevate.
Un esempio di questo sviluppo applicativo viene da uno dei partner di Universal Robots, Rolleri Spa, azienda nata nel 1987 che si è specializzata nello sviluppo di soluzioni per la piegatura della lamiera. Nel corso degli anni ha introdotto lo sviluppo di utensili standard e speciali per presse piegatrici e punzonatrici, introducendo nelle sue celle soluzioni di robotica antropomorfa e, da ultimo, anche collaborativa. Rolleri oggi produce, tra le altre, due celle (di saldatura e smerigliatura) che integrano al loro interno i cobot Universal Robots.
LA SOLUZIONE: CON I COBOT UR SICUREZZA, AFFIDABILITÀ E VERSATILITÀ
Grazie ai robot danesi, Rolleri è riuscita a sviluppare una cella di saldatura automatizzata per saldature di tipo TiG, un tipo di saldatura che richiede un elevato tasso di precisione nel posizionamento sul punto (dato che si applica a spessori metallici ridotti). Inoltre, la cella doveva rispondere ad una delle sfide più ardue per le aziende metalmeccaniche: ovvero la cronica carenza di saldatori specializzati e la scarsità di competenze robotiche in house che molte piccole e medie aziende tuttora sperimentano. I cobot UR sono perfetti in questo senso. Non solo sono semplici da programmare, ma proprio in virtù di questa semplicità di programmazione e uso, possono gestire lotti corti, che richiedono frequenti cambi di referenza, con flessibilità. Condizione che coinvolge molte PMI.
Le celle sviluppate da Rolleri rispondono infine ad una delle principali richieste che proviene dalle PMI, ovvero un ingombro ridotto sul floor. I cobot UR, non solo sono compatti nelle dimensioni, ma in virtù dell’intrinseca sicurezza garantita dalle safety, non richiedono l’installazione di barriere e recinzioni (previa analisi del rischio, ovviamente) consentendo quindi di risparmiare spazio prezioso.
FLESSIBILITÀ E RIPETIBILITÀ PER GESTIRE LOTTI CORTI
I cicli di vita di un prodotto sono oggi sempre più corti e ravvicinati. Quindi l’effetto primario che si registra implementando una soluzione versatile, sviluppata a partire da una robotica che è flessibile per definizione, è quello di poter gestire cambi di scenario produttivo senza vincolare il cliente finale verso un’automazione rigida e unicamente specializzata in un unico processo. Le celle di saldatura come quella sviluppata da Rolleri, sono quindi progettate per consentire un rapido cambio utensile che le rende applicabili su task anche molto diversi, come saldatura e finitura superficiale.
Non solo. Il mondo della lamiera impone il rispetto di alcuni canoni estetici: la superficie lavorata deve essere preservata. Il sensore forza/coppia integrato al polso del cobot permette, quindi, di rispettare le superfici e garantire un risultato costante nelle lavorazioni, ovvero di standardizzare i processi. Risultato che rende queste celle applicabili anche in contesti ad alta cadenza. La robustezza delle soluzioni UR è un dato riscontrato dalla stessa Rolleri. Intorno al collaborativo aleggia sempre il dubbio che si tratti di robot leggeri, fragili, non adatti a contesti produttivi pesanti. In realtà l’esperienza del partner UR è di segno diametralmente opposto: presso i clienti Rolleri vi sono cobot UR operativi da oltre un anno su 2 o 3 turni continuativi che non hanno mai richiesto alcun tipo di intervento. Sono robusti e affidabili, ma i valori chiave sono senza dubbio flessibilità e versatilità.
Fonte Universal-Robots.com
